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"*****************" Ai genitori che vivono la nostra stessa realtà. Siamo Pino L. e Lina L. da Napoli, genitori di un ragazzo ventenne (figlio unico), affetto da Epilessia e lieve Ritardo Cognitivo. Tale patologia non gli permette di poter svolgere alcune importanti funzioni di Autonomia Personale in particolare al di fuori dell'ambiente casalingo (tipo: attraversare la strada, fare acquisti, prendere mezzi pubblici ecc.) per cui necessita di continua presenza di noi genitori o di amici collaboratori. Anche, se è sempre presente la speranza di ulteriori miglioramenti, avendone costanti in altri ambiti della sua patologia, ci siamo posti, non essendo eterni, la problematica riguardo alla qualità di vita di nostro figlio senza più la nostra presenza. Per cui, su suggerimento di un amico che si pone nei riguardi della disabilità, non solo con profonda solidarietà, ma anche con capacità di risolvere le varie problematiche dei diversamente abili, abbiamo pensato di poter, insieme ad altri genitori con figli con problematiche più o meno simili, istituire una "Casa Alloggio" in cui potrebbero convivere da 2 a 4 ragazzi e ragazze guidati da personale specializzato che con turnazioni garantirebbero la loro presenza per le intere 24 ore. Questo gioverebbe, secondo noi, a far sì che i ragazzi, al di fuori della presenza di noi genitori, possano gestire ugualmente la loro vita di relazione, e ancora più importante per loro (e per noi saperlo) che non resterebbero mai soli.
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